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Le Storie

P. nasce oggi a nuova vita nel Caffè delle Rondini di Centocelle, bar dell’illuminato e paziente Davide De Candia (sei fantastico)
Dopo sette figli (sei dei quali in casa famiglia) e un tempo infinito di piccoli odiosi reati commessi per mantenere i suddetti bambini, dopo quattro anni e mezzo in carcere e tredici settimane ristretta in casa, ecco la riscossa per la mia giovane e battagliera amica che ieri notte non riusciva a dormire per l’emozione.
P. me l’ha affidata suor Maria Pia Mapi Iammarino a metà ottobre appena scarcerata, e me ne sono presa cura meglio che ho potuto accompagnandola avanti e indietro tra Rebibbia per ritirare l’ultimo stipendio da lavorante interna, il centro commerciale per il colloquio di lavoro, il supermercato per la spesa, le parrocchie e la Caritas per rimediare qualcosa. Se sei in detenzione domiciliare a Ponte di Nona e la mattina hai solo due ore di libertà, è impensabile che viaggiando con i mezzi pubblici tu riesca a concludere qualcosa.
Sono stati tre mesi di assedio al suo legale affinché incalzasse la Sorveglianza, di depressione di P. prigioniera in casa senza figli, senza soldi, senza niente da mangiare e senza niente da fare, di urla mie al commissariato che non andava mai a fare il sopralluogo (e ti credo, per errore invece che a Torpignattara era stato mandato tutto al Casilino) Infine il via libera.
Grazie Benedetta Maria Miozzi, Felicia Giudice e Marzia Contucci che le avete portato viveri e vestiti, complimenti P. per la tua pazza voglia di ricominciare azzerando il passato. E che meraviglia i tuoi 10 messaggi di ieri: “Vedrai che mi riprendo i miei figli e vedrai che non ti deluderò mai mai mai.”
Lo so.

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