A marzo, rinchiusa ai domiciliari nella sua casa al Tuscolano, E. patisce così tanto la povertà e la solitudine da chiedere di tornare in carcere. La Garante dei diritti dei detenuti di Roma coglie la voce, corre da lei e promette di aiutarla: in un paio di giorni le procura un lavoro da Luciano Luzzi, che ha due celebri trattorie al Colosseo e riaccende immediatamente la vita spenta di E.
E dunque poiché io, Gabriella Stramaccioni ed Enzo Lo Cascio siamo andati a cena da Luzzi, non potevamo non sfruttare ancora il suo cuore grande. Per farla breve, lunedì mattina Luciano verrà a Rebibbia per valutare alcuni candidati camerieri. Nel frattempo grazie a lui ogni giorno E. arriva al lavoro tutta truccata e sorridente.