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Le Storie

I posti di lavoro li cerco dappertutto: bar, ristoranti, supermercati, farmacie, centri sportivi, palestre, autofficine, aziende edili, agricole, grafiche, meccaniche, perfino funebri. Però per i detenuti con un diploma o con una laurea, magari presi in carcere, sogno il meglio. Perché accontentarsi ? E quindi 13 mesi fa ho cercato Massimiliano Paolucci, direttore relazioni esterne e sostenibilità di Terna, l’azienda che gestisce la rete elettrica italiana. Una goccia cinese lo avrebbe tormentato meno ? ma per fortuna si è convinto presto e grazie a lui, a Emilia Rio e a Roberto Giovannini, ogni ostacolo è stato superato.
Venti giorni fa Isabella Spina e Simona Sapio hanno visto 6 detenuti selezionati secondo le loro richieste, e cioè in possesso di laurea o diploma di perito elettronico, elettro-tecnico o informatico, con conoscenza e utilizzi dei principali applicativi Office. Il nome del prescelto è arrivato da poco: si tratta di M. 46 anni, di Spinaceto, che ha sempre lavorato nelle industrie farmaceutiche come tecnico specializzato e poi come tanti è finito vittima degli esuberi.
Terna gli ha offerto un contratto di 12 mesi presso la sede centrale (che è pure vicinissima a Rebibbia) dal lunedì al venerdì, dalle 7.45 alle 16.15, con la mansione di impiegato tecnico in ambito tecnologie. Non ho ben capito quello che andrà a fare, ma che soddisfazione vedergli brillare gli occhi sopra la mascherina quando gli ho dato la notizia. E che bello immaginare l’arrivo a Terna nel suo primo giorno di lavoro. Non me lo perderò.
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