Toccare il cielo con un dito. Oggi nessuno può farlo meglio di R. che è il terzo detenuto di Seconda Chance assunto in Vaticano.
Dopo un’infanzia difficile in Calabria, dopo un periodo lungo e drammatico a Roma, il trentenne R. ricomincia a vivere lavorando al bar Cupola, proprio sotto “ar Cuppolone”
Fino a stamattina quando mi veniva in mente R. rivedevo la sua calma silenziosa e, di contro, le goccioline di sudore sulla fronte il 12 dicembre mentre aspettavamo il colloquio.
D’ora in poi lo penserò sorridente dentro a questo bar pieno di turisti oppure affacciato sulla piazza più bella del mondo.
Grazie a Paolo Strano che a novembre mi presentò R. a un corso di formazione per detenuti. Grazie al Cardinale Mauro Gambetti e alla bella squadra della Fabbrica di San Pietro che sta riempiendo R. di fiducia e calore.