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McDonald’s – Cagliari

Altri posti di lavoro per il carcere di Cagliari arrivano da Sergio Simeoni titolare di 5 ristoranti McDonald’s. I licenziatari partner di Seconda Chance ormai sono talmente tanti (e tutti gentili e disponibili) che non ricordo per merito di chi sono arrivata a Sergio. Grazie.

Ricordo però il suo entusiasmo, che si è rinnovato oggi a Uta dove ha conosciuto 7 candidati scegliendone infine 3, tutti under 40.

Era la prima volta che Sergio entrava in un carcere ed è rimasto colpito dall’organizzazione e dalla preparazione dei detenuti portati ai colloqui. Complimenti alla capoarea educativa Giuseppina Pani e al direttore Marco Porcu.

McDonald’s – Roma

di una settimana accoglie il secondo detenuto in art. 21: C. proviene da Rebibbia III Casa ed è impiegato nel McDonald’s di Trastevere.

L’art.21 dell’Ordinamento Penitenziario riguarda l’ammissione al lavoro esterno. La legge Smuraglia offre agevolazioni fiscali agli imprenditori che offrono contratti ai detenuti in art.21.

La disponibilità di datori di lavoro dalle vedute ampie. La fiducia di direttori che credono nel trattamento rieducativo. Non ci serve altro.

Joule logistica – Civitavecchia

Alle 9.30 Salvatore Tanchis di Joule (logistica per Conad Nord Ovest) ha avviato i colloqui con 4 detenuti di Civitavecchia. Tre ore dopo sono arrivate a Seconda Chance le offerte di lavoro.

La prossima settimana colloqui a Viterbo sempre con Joule.

Collaborare con Roberto Pau tra Lazio e Sardegna è esaltante! Grazie Roby

partnership con Illycaffè

Si unisce a Seconda Chance un partner del calibro di illycaffè, un’emozione indescrivibile soprattutto se penso che tutto è partito da un messaggio inviato il 4 maggio su LinkedIn all’a.d. Cristina Scocchia. Il progetto le è piaciuto e sono stata affidata a un team pazzesco: in meno di 4 mesi siamo già a questo punto.

Ciò dimostra che la burocrazia non è un ostacolo quando ci sono professionisti intelligenti, capaci e appassionati.

Grazie a Moreno Faina, Vanina Asquini, Valentina De Angelis, Andrea Destalles, Arianna Sessini e David Brussa di Illy.

Grazie al direttore del carcere di Trieste Graziano Pujia, alla capoarea educativa Chiara Miccoli e agli altri FGP.

Grazie a Raffaella Cavallo che collabora con noi dal Friuli – Venezia Giulia e a Giovanna Pastega che ci rappresenta nel Triveneto.

Salice Resort – Corigliano calabro

Al Salice Resort di Corigliano – posto magnifico come magnifici sono i proprietari – ultimo giorno di lavoro per S. in detenzione domiciliare a Rossano Calabro. È stato a controllare la sbarra di accesso per quasi 4 mesi ma ora che la stagione è finita e la struttura chiude, torna chiuso in casa. Per questo noi di Seconda Chance siamo impegnati a cercargli un nuovo posto di lavoro in vista dell’udienza del 24 ottobre per l’affidamento. Per quella puntiamo sull’ottimo avv. Ivan Vaccari ma alla nuova opportunità di lavoro pensiamo noi.

Siamo venuti a seminare nella provincia di Cosenza per S. e ovviamente non solo per lui, e alcuni degli imprenditori incontrati si sono già resi disponibili per venire a fare colloqui nelle carceri di Rossano Calabro, Cosenza, Castrovillari e Paola.

L’ attività prosegue in ogni direzione:

Lunedì 30 Settembre comincia a lavorare da McDonald’s a Testaccio A. detenuto di Rebibbia III Casa
Martedì 1 Ottobre colloqui a Civitavecchia
Mercoledì 2 Ottobre colloqui a Cagliari
Mercoledì 2 Ottobre cominciano a lavorare due det di Pavia
Mercoledì 2 Ottobre udienza a Pescara per un det di Vasto che ha chiesto la libertà vigilata, istanza supportata da un’ offerta di lavoro a Roma.

E imminenti buone novità per il carcere di Verona e per altri 5 istituti del nord Italia.

McDonald’s – Roma

Federico Bresciani di Roma per me è il licenziatario McDonald’s della settimana, ma che dico, del mese, ma che dico, dell’anno (tallonato da Fabio Calabrese che ha richiesto e impiegato svariati detenuti per i suoi McDonald’s tra Voghera e Piacenza)

Prima dell’estate Bresciani ha fatto colloqui a Rebibbia e ha offerto contratti a due detenuti della III Casa e a due della Casa di Reclusione. Il primo arrivato eccolo qui, il giovane M. esultante da McDonald’s alla Basilica di san Paolo. Il secondo “operatore polivalente” comincia a lavorare lunedì prossimo a Testaccio.

Nel frattempo Federico l’altroieri ha avuto un incontro con un ragazzo di Seconda Chance in detenzione domiciliare e gli ha fatto una proposta di lavoro. K. è al settimo cielo, brava Ida Petricci che gli sei stata appresso.

E oggi il nostro superfranchisee ha visto S. che è un recluso della Casa Lavoro di Vasto ma si trova a casa a Roma per tre giorni di permesso premio. S. mi era stato segnalato dell’eccellente capoarea di Vasto, Giusi Rossi. Anche S. ha ricevuto l’opportunità di un contratto, e proprio in extremis: il 2 ottobre in udienza a Pescara si discuterà della sua libertà vigilata.

Federico siamo tanto grati a te e alla tua eccellente responsabile HR Ilaria Bagnariol.

Colloqui – Roma

Rebibbia III Casa. Con Costanza Toti di Seconda Chance, Angelo Giraldi di Angelino “ai Fori” dal 1947, storico ristorante sui Fori Imperiali, e Roberto De Santo di Edilizia 360.

8 detenuti conosciuti: semiliberi, art.21, dimittendi, tutti con competenze specifiche nella ristorazione, nelle pulizie, nell’edilizia. Almeno 3 sono superspecializzati. Gli imprenditori hanno già avviato i loro ragionamenti insieme a noi, alla direttrice, alla capoarea educativa, a un’altra FGP, al comandante. Presenti nella stanza per l’intera durata dei colloqui.

È gratificante toccare con mano la considerazione del mondo carcerario. Tanti ancora non ci conoscono dunque non hanno elementi per valutarci, ma piano piano ci faremo stimare e rispettare da tutti.

Il ragionamento di Edilizia 360 è durato 24 ore. Ieri pomeriggio ci hanno inviato offerte di lavoro per due dei candidati colloquiati, V. e M.

350 offerte di lavoro

350 OFFERTE DI LAVORO ESTERNO PER DETENUTI, AFFIDATI, PERSONE IN DETENZIONE DOMICILIARE, EX DETENUTI

La maggior parte dei destinatari di quelle offerte ad oggi lavora, alcuni hanno anche meritato contratti a tempo indeterminato.
Altri attendono l’approvazione della Sorveglianza.
Altri hanno ricevuto un rigetto.
Altri attendono che si celebri l’udienza per la misura alternativa.
Altri attendono che quell’udienza venga fissata.
Altri mentre l’iter era in corso sono stati trasferiti altrove e hanno perso l’occasione.
Altri purtroppo ci hanno lasciato.
Altri hanno finito la pena e hanno cambiato datore di lavoro/mestiere/città.
Altri hanno scelto di andare a scontare la condanna nel paese d’origine.
Altri si sono giocati male le loro carte.
Altri hanno pagato le loro fragilità.
Altri hanno rinunciato all’opportunità perché non si sentivano pronti a uscire.
Altri mentre l’imprenditore li aspettava sono stati indirizzati dal carcere verso altre attività.
Altri mentre la pratica si dilungava sono stati abbandonati dal futuro datore di lavoro stufo di attendere.
Tantissimi scrivono a Info@secondachance.net per chiedere aiuto.

C’è un elenco – dettagliato e in continuo aggiornamento – di 350 nomi affiancati ai nomi delle aziende e alla data in cui l’offerta di lavoro è arrivata.

Grazie agli imprenditori meravigliosi che credono in noi e grazie alla squadra di Seconda Chance.

Colloqui – Torino

Anche i numeri su Torino crescono – la settimana scorsa un grande gruppo nel campo della ristorazione che ho accompagnato a sostenere dei colloqui nella Casa Circondariale Lo Russo e Cotugno di Torino ha chiesto di poter assumere due detenuti di 28 e 23 anni ed una detenuta di 24 anni per tre sue differenti sedi aziendali a Torino. Avanti cosi!

Vivi a Palazzo Braschi – Roma

Dopo l’Istituto Superiore di Sanità che a novembre 2021 prese a lavorare tre detenuti di Seconda Chance, la prima realtà che mi ha teso la mano venendo a fare colloqui e assumendo in carcere è stata Le Serre by Vivi di Cristina Cattaneo e Daniela Magnaghi Gazzini, alle quali fui introdotta da Carlo Maria Breschi. Fantastico anche il direttore Luca Simone che ogni tanto torna con me a cercare personale a Rebibbia.
Da quasi due anni nello staff di Vivi c’è L. che dopo contratti prorogati e cambiamenti di ruolo e di sede ha appena ottenuto il TEMPO INDETERMINATO, traguardo finale (ma chissà) per un uomo dalla grinta e dalle capacità illimitate.
Dal carcere di Viterbo alla detenzione domiciliare, al ruolo di cameriere da Vivi a via della Camilluccia, alla promozione a manager di Vivi a Palazzo Braschi (piazza Navona) la parabola di L. insegna che se vuoi puoi, e la tua vita diventa rosa.

Colloqui – Bologna

Seconda Chance delinea la sua fisionomia in Emilia Romagna (e sarebbe pure ora) grazie al contributo di Gaia Messori di Modena e di Luca Romagnoli di Bologna.

E grazie al supporto fondamentale del PRAP che ci guida con cura e pazienza senza lamentarsi della mia impazienza. Grazie Marco Bonfiglioli Marilù Faggiano Valentina Guastella.

Dai colloqui nel carcere bolognese della Dozza (organizzati da Silvia Piraccini il 16 e il 20 Settembre) sono in arrivo diverse offerte di lavoro. Non vedo l’ora di leggerle

Donazione tavoli Fitet – Frosinone e Viterbo

Grazie alla Fitet – Federazione Italiana Tennistavolo per i due tavoli donati al carcere di Frosinone e al carcere di Viterbo. E poiché Seconda Chance non si accontenta mai abbiamo già chiesto se è possibile avere anche degli istruttori che facciano lezione ai detenuti appassionati di ping pong.
La reclusione comporta conseguenze spesso insopportabili e combatterle con lo sport può aiutare, anzi è stato già dimostrato che lo sport in carcere – quando e dove è possibile praticarlo – aiuta a non impazzire.
P.S. non credo serva precisarlo ma le foto non sono riferite alle carceri di Frosinone e di Viterbo.

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